Alla Macchina non è mai fregato nulla
Un’intervista a Valerio Mattioli in occasione dell’uscita del suo ultimo saggio: Exmachina. Storia musicale della nostra estinzione.
"Io credo che agli inizi della loro carriera gli Autechre abbiano scritto
alcune delle melodie più struggenti del periodo (pensa a brani come
“Drane”, “VLetrmx”, “Cichli”… ), ma è vero che si tratta sempre di un
melodismo algido, freddo, distaccato, in una parola assai poco “umano”.
Dopodiché, una volta che la Macchina si è definitivamente impossessata
di loro, a restare sono soltanto ritmi astrusi e trame ipercomplesse, è
vero. Ma chi lo dice che questi ritmi non siano ballabili? Certo,
bisogna vedere quali creature dispongono delle articolazioni necessarie
per ballarli…"
Autechre - Perlence (2008)